Palazzina di Caccia di Stupinigi
E' situata nell’omonima frazione, alla periferia sud-occidentale di Torino, fu realizzata da Filippo Juvarra, che vi lavorò dal 1729 per volere di Vittorio Amedeo II di Savoia.
L’intento del Duca era quello di trasformare il complesso già esistente di Stupinigi per edificarvi una reggia degli svaghi con fattezze regali adatte alla casata dei Savoia.
La residenza è proiettata nel parco che la circonda, la sua destinazione venatoria è simboleggiata dal cervo che si erge sul tetto, il tema della caccia viene ripreso anche dalle decorazioni degli altri ambienti del palazzo.
Il palazzo presenta un’ originale pianta a quattro bracci, disposti a croce di Sant'Andrea, che si dipartono dal salone centrale ellittico, sontuosamente affrescato.
Notevole è inoltre l’ampio parco adiacente la palazzina, oggi sede del Parco Naturale di Stupinigi, che si estende per 1.700 ettari e che fu progettato su modello francese.
Dal 1919 la Palazzina è anche sede del Museo dell’Arredamento, allestito nelle sale affrescate, dove sono esposti capolavori dell'ebanisteria piemontese, originali della Palazzina o provenienti da altre residenze, come Moncalieri e Venaria Reale.
Il sito, facente parte del circuito delle Residenze sabaude in Piemonte, dal 1997 è stato proclamato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
Reggia di Venaria Reale
Progettata nel 1658 da Amedeo di Castellamonte per il duca Carlo Emanuele II dedicata a Diana, dea della caccia, è un complesso di straordinarie dimensioni, è costituito da circa 80.000 m2 di terreno e include oltre alla Reggia il parco ed il borgo storico di Venaria.
Agli inizi del Settecento Filippo Juvarra lavorò al complesso e in particolare alla realizzazione della Grande Galleria e della Chiesa di Sant’Uberto, incastonata tra i palazzi tanto da non permetterne la costruzione della cupola.
Gli ultimi lavori, che riguardavano le scuderie, il maneggio, la scala della Reggia di Diana e la Galleria di Sant’ Uberto furono realizzati tra la seconda metà del Settecento e l’inizio dell’Ottocento.
Dal 2007, dopo anni di restauri, gli splendidi giardini del complesso della reggia di Venaria rappresentano un’ esperienza unica, tra prospettive e vastità del panorama naturale circondato dai boschi del Parco La Mandria e dalla catena montuosa delle Alpi.
La reggia di Venaria Reale è una delle Residenze Sabaude parte del sito seriale UNESCO iscritto alla Lista del Patrimonio dell'umanità dal 1997.
Basilica di Superga
Sorge sull'omonimo colle a nord-est di Torino.
Fu fatta costruire dal re Vittorio Amedeo II come ringraziamento alla Vergine Maria, dopo aver sconfitto i francesi che assediavano Torino nel 1706.
Il progetto è del messinese Filippo Juvarra e risale al 1715.
Alla cappella, posta alla sommità della collina, si può giungere attraverso strada o servendosi della tranvia Sassi-Superga.
La storia della basilica risale al 2 settembre 1706, quando il duca di Savoia Vittorio Amedeo II e il principe di Carignano Eugenio di Savoia salirono sul colle per osservare Torino assediata dai franco-spagnoli.
Vittorio Amedeo, inginocchiatosi dinanzi ad un vecchio pilone, giurò che, in caso di vittoria, avrebbe edificato un monumento alla Madonna.
La sorte favorì i piemontesi e l’edificazione della basilica fu terminata nel 1731.
La Basilica è caratterizzata da marcato stile tardo barocco della Cupola, la cui ricchezza di decorazioni sfuma gradualmente nel pronao e nel colonnato, eretti in stile neoclassico.
A conferire ancora più slancio alla basilica sono i due campanili simmetrici, situati ai lati del corpo centrale, dietro al quale si trova un convento, oggi dimora dei padri dell’Ordine dei Servi di Maria.
La Basilica rappresenta un progetto ambizioso, poiché nato per essere mausoleo per la famiglia reale, la combinazione di gusto neoclassico e tardo barocco è una costante che si ritrova anche all’interno dell’edificio.
Nella Basilica sono inoltre conservate importanti opere d’arte, quali la statua lignea della Madonna a cui si rivolse il re Vittorio Amedeo II per pronunciare il proprio voto, mentre nella Cripta Reale, si trova il feretro del re a cui e altri membri della casata dei Savoia.
La Basilica di Superga è anche, tristemente nota, per un evento che colpì la squadra di calcio del Torino nel 1949. Contro il suo muraglione, infatti, si scontrò, quell’anno l’aereo della squadra del Grande Torino, il cui equipaggio perse la vita nell’impatto.
Castello di Rivoli
II Castello di Rivoli, è stato costruito sui resti di un castello dell'epoca medioevale esattamente del secolo XI, il progetto iniziale fu di Juvarra per Vittorio Amedeo II di Savoia. Era stato Carlo Emanuele I, nel ‘600, a voler edificare a Rivoli (luogo in cui era nato) un grande palazzo, al progetto del quale aveva lavorato Ascanio Vittozzi, ma che venne di fatto costruito da Carlo di Castellamonte, il castello però non fu mai portato a termine, rimase in costruzione la parte centrale del palazzo, insieme con l’atrio e gli scaloni d’onore.
Altri interventi, pur se scarsi e insufficienti, furono poi eseguiti nel 1793, poi all’inizio del XIX secolo il palazzo comincio a diventare per i Savoia un onere troppo grande, e fu ceduto in Affitto al Comune di Rivoli che in seguito l’acquistò interamente.
Il castello servì da alloggio per le guarnigioni militari perdendo per le varie occupazioni militari e i vari incendi gran parte dell'arredo.
E' solo nel 1978 che finalmente il palazzo ha potuto usufruire di un imponente opera di risanamento, mixando le strutture originarie con strutture realizzate in materiale moderno.
L'apertura al pubblico è stata fatta nel 1984, con l'inaugurazione del Museo d’Arte Contemporanea del Castello di Rivoli, che dispone di 38 Sale, e che ogni anno ospita importantissimi eventi e mostre.
All'interno si potranno ammirare anche bellissime ceramiche artistiche.
Sacra di San Michele
Come è comunemente chiamata l'Abbazia di San Michele della Chiusa, è un complesso architettonico arroccato sulla vetta del monte Pirchiriano nella Val di Susa, evoca bellezza, fascino e mistero, fin dalla sua costruzione, avvenuta tra il 983 e il 987 d.C.
È il monumento simbolo del Piemonte e una delle più importanti architetture religiose di questo territorio alpino, transito per i pellegrini tra Italia e Francia.
Denso di spiritualità, custodito in origine dai monaci benedettini, attualmente è stato affidato alla cura dei padri rosminiani.
Nel gennaio 2018 il Monastero Vecchio della Sacra ha subito un incendio del tetto.
I danni sono stati ingenti, fortunatamente si è salvata la parte architettonicamente più rilevante.